Home > News > Maisha lazima yaendelee (life must go on)

matiri22_10 025 Un’amica ci ha lasciato. Quando muore qualcuno, specie un malato, il suo dolore e i suoi problemi finiscono, almeno in questa dimensione; lui è altrove e continua il suo misterioso viaggio, che nessuno conosce, nessuno può raccontare… il dolore certo, reale, tangibile, quello che rimane, l’unico di cui siamo testimoni è quello di chi resta; ed è col proprio dolore, con la propria sofferenza che ognuno di noi si confronta.

Lucy ha avuto tanti amici che così l’hanno salutata, con la sofferenza di chi appena realizza l’accaduto, e gli manca il fiato, gli mancano le parole… di chi le è stato vicino ed ha sperato con lei fino all’ultimo, per poi vederla svanire.

Io rivolgo il mio saluto sereno a chi se n’è andato, con la fiducia che le sue sofferenze siano svanite e che prosegua il suo viaggio con espansa consapevolezza e saggezza. Noi, che rimaniamo, possiamo solo ascoltare e apprendere in silenzio, perché quello che sembra la fine di qualcosa diventi invece dentro di noi l’inizio di qualcos’altro.

16 febbraio 2009 – Pole sana Lucy, pema peponi (riposa in pace)


Il 2009 è cominciato con diversi avvenimenti destabilizzanti, per l’ospedale e per le persone che ci lavorano. In primis l’accaduto di Lucy, poco dopo l’incidente di Stefania che le ha procurato una frattura per fortuna “bellissima”, come si dice qui… Poi Faustine con il suo flessibile sul piede, ne avrà per 2 settimane, mentre Mauro una lieve dislocazione alla mano appena giunto a Nairobi… Ma non per questo ci siamo persi d’animo anzi, è stato un bimestre piuttosto produttivo, con tante novità anche dall’Italia!

Schermata-1SplashInnanzitutto OpenHospital! Che successivamente alla missione di Claudio Tancini in Uganda ha raggiunto  la sua versione 1.3.1 presto scaricabile gratuitamente online! Tra le nuove features sono presenti soprattutto quelle introdotte proprio qui a Matiri, grazie all’aiuto di Andrea e del Triumvirato.

Inoltre il 18 febbraio da La Spezia è finalmente partita la nave che porterà entro fine marzo un container pieno di roba per l’ospedale, compresi 10 computer e 4 stampanti donati da BancoInformatico che così daranno fisicamente il via all’informatizzazione del St.Orsola. Per l’occasione quindi io e Stefania (ed il suo gesso…) abbiamo passato 2 giorni a Nairobi per l’acquisto del materiale necessario al cablaggio della struttura, cosicché si potrà predisporre il tutto in tempo.


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Prima esperienza africana questa volta per mio fratello Marco, Marcella e Fabio che hanno portato giù diversi chili di latte in polvere donato da amici e conoscenti per il nostro Centro Nutrizionale curato dalla gentile Basilia.

Ma non si sono fermati a questo: diverso materiale per la scuola donato da Bambini Nel Deserto sta dando inizio ad un nuovo rapporto con Un Ospedale per Tharaka (primo contatto nel 2005) che entrambe le parti si augurano duraturo.

Inoltre, attraverso proprio questo posto che ha la capacità di convogliare molteplici sforzi e di mettere in contatto le più diverse realtà nel Nord del Mondo, BnD è entrata in contatto anche con ISF per il nuovissimo progetto W.A.L.K.S. che sembra collimare le necessità anche di altre associazioni.

DSC_5928Ma al di là degli accordi tra le associazioni più diverse c’è tutta una realtà in loco molto pratica, dalla quale non si può prescindere: analisi dell’acqua e del funzionamento dell’impianto di depurazione; il completamento dell’inceneritore con (finalmente!) l’installazione del termometro comprato mesi fa ma che aiuterà gli operatori addetti a bruciare meglio e a ridurre le emissioni con combustioni controllate; la progettazione della fossa fanghi e del cablaggio dell’ospedale. Tutti questi progetti sono ampiamente descritti nel sito dell’associazione.


img_3976IMG_4013 Il mese di febbraio mi ha anche visto quindi come ticha! (enormemente supportato da Gerardo dall’Italia) per aggiornare i cleaner all’uso dell’inceneritore con i nuovi dispositivi installati, le nuove regole e i nuovi attrezzi da lavoro: maschera al carbonio, occhiali di protezione, bilancia, records e best practises.

L’inceneritore di De Montfort è un progetto realizzato già in 800 siti rurali e se utilizzato bene permette di smaltire in sicurezza 12-13Kg di rifiuti ospedalieri al giorno.


Giornata igiene!

Grazie ad una 30ina di kit dentifricio-spazzolino portati sempre dai 3 amici si è riusciti anche ad organizzare una giornata sull’igiene orale, ovviamente dopo cena!

E’ venuta davvero bene grazie ai disegni preparati nel pomeriggio per spiegarne il corretto uso. Per noi è stato come tornare un po’ indietro nel tempo, quando le stesse cose ci venivano spiegate a scuola, come cantilene, e costituiscono oramai parte integrante del nostro tenore di vita, della cultura, tanto da non pensarci; l’abbiamo interiorizzata.

Per loro invece è stato tutto nuovo ed il dentista ha accettato volentieri di fare la sua lezione tornando in ospedale la sera, non sarebbe stato facile senza di lui!

E’ stato bellissimo vedere la partecipazione di tutti e i vari “Asanti” che ci raggiungevano da dietro mentre ci allontanavamo… Karibu Sana!

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