Home > News > A Boscolac in Congo formati i docenti per la nuova scuola di informatica

Si è conclusa pochi giorni fa la prima formazione – curata da Informatici Senza Frontiere per l’associazione “Costruisci un sorriso” – per i docenti che terranno i corsi pilota di informatica nella scuola congolese

Con il progetto Boscolac l’associazione “Costruisci un sorriso” persegue l’obiettivo di costruire un complesso scolastico – scuola primaria, secondaria, centro professionale e centro medico aperto anche all’utenza esterna alla scuola – in un villaggio molto povero alla periferia di Goma, capoluogo della provincia del Nord-Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Boscolac è la Comunità Salesiana presente vicino al lago con cui l’associazione di San Vendemiano (TV) collabora dal 2020.

La scorsa primavera “Costruisci un sorriso” ha contattato Informatici Senza Frontiere per un aiuto nell’avvio di un progetto di formazione per la costruzione nel complesso di una scuola di informatica. L’ambizioso obiettivo è di aumentare la possibilità d’impiego per molti giovani congolesi in un’economia che, in modo analogo a quello dei paesi economicamente più avanzati, richiede sempre più competenze informatiche nei più svariati settori.
Il piano di lavoro prevede di avviare a gennaio 2024 due corsi pilota per un totale di 40 ragazze e ragazzi tra i 19 e 23 anni. Naturalmente per poter avviare la scuola è necessario prima disporre di un’aula informatica e di personale docente.
È proprio in questa fase che Informatici Senza Frontiere ha dato il suo contributo è intervenuta. Ha aiutato a definire le specifiche tecniche di dispositivi e collegamenti dell’aula e ha partecipato alla selezione del personale docente in loco, personale che ha formato con un corso di 25 ore tenuto in lingua francese, in modalità online. Nel prosieguo ISF garantirà un eventuale supporto di secondo livello.

«Questa esperienza si somma a molte altre portate avanti dai volontari ISF nel continente africano e ci arricchisce di conoscenze ed esperienze preziose, che vanno dall’aver constatato che possiamo fare formazione a distanza anche con paesi africani, che le persone anche in presenza di conflitti e guerriglie riescono a dedicare tempo ed energie per migliorare la loro competenze» spiega Isabella Chiodi, responsabile per Informatici Senza Frontiere dei progetti di formazione – «Dedicare del tempo ed attenzione a chi è meno fortunato può risultare incredibilmente stimolante e piacevole: la gratitudine di chi riceve può essere davvero incredibile».