Home > News > Cosa sta facendo Telecom

 

 

 

Ciao a tutti, di seguito potete leggere una mail che ho ricevuto da Telecom sul progetto Smart Inclusion.

Mi chiedo se dobbiamo farci sentire e legarci in qualche modo al loro progetto od almeno informarli che ci siamo anche noi.

Cosa ne dite ?

Rainer

Il 6 Febbraio si è tenuta la presentazione del progetto Smart Inclusion, presso l’Aula Magna Nuove Patologie, Padiglione 5,  Policlinico S. Orsola-Malpighi (via Massarenti 13, Bologna).
Alla giornata inaugurale del progetto sono intervenuti tra gli altri Renato Brunetta (Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione), Augusto Cavina (Direttore Generale Azienda Universitario-Ospedaliera Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna), Gabriele Galateri di Genola (Presidente Telecom Italia), Oscar Cicchetti (Direttore Domestic Market Operations Telecom Italia).

Il progetto Smart Inclusion ha l’obiettivo di creare un ponte tecnologico che riduca la distanza sociale, umana e culturale che si crea inevitabilmente per i pazienti lungodegenti in ospedale, in particolare quando si tratta di bambini o adolescenti, con la scuola e la famiglia, favorendo, nel contempo, la sicurezza del processo clinico. Il progetto coniuga un innovativo approccio di erogazione dei servizi all’eccellenza delle tecnologie di fruizione, caratteri di assoluta novità per il Paese ed in coerenza con i piani di sviluppo di Telecom Italia.
Gli obiettivi principali del progetto Smart Inclusion sono:

  • rendere più gradevole per i bambini/adolescenti la degenza prolungata in ospedale, offrendo loro la possibilità di frequentare in modo virtuale la scuola, di vedere i programmi di svago preferiti e di collegarsi tramite video-conferenza con casa o con gli amici;
  • permettere ai sanitari di fruire dei seguenti servizi informatici: la gestione della cartella clinica, la visualizzazione delle immagini diagnostiche e la gestione della terapia farmacologica.

Le finalità del progetto Smart Inclusion sono quindi: educativa (tecnologie per la didattica per i giovani ricoverati in ospedale), clinico-assistenziale (con un terminale a fianco del letto che supporta le funzioni per la gestione e cura del paziente), sociale (canali televisivi per un dialogo con amici e docenti anche in modalità videoconferenza