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Girolamo Botter, Mario Marsiaj, Luisa Levorato, Paolo Rossetto

Girolamo Botter, Mario Marsiaj, Luisa Levorato, Paolo Rossetto

Ieri ho partecipato,  con Luisa Levorato e Paolo Rossetto, all’assemblea annuale della ONLUS Amici di Angal. Un invito graditissimo perchè gli incontri con Mario Marsiaj sono sempre stimolanti, ieri abbiamo anche conosciuto molti altri soci della ONLUS fondata da Mario e ci siamo confrontati con altre straordinarie persone che si prestano regolarmente per il sostegno del S.Luke Hospital.  Lavorando dall’Italia e andando spesso in Uganda.  E’ stata veramente una bella giornata,  i racconti sull’Africa e su Angal in particolare sono sempre affascinanti,  soprattutto per chi ha avuto la fortuna di conoscere direttamente quella realtà.

Un incontro utile anche per verificare lo stato di avanzamento del progetto Open Hospital a valle dell’ultima missione di Claudio Tancini.  In estrema  sintesi è emerso che la struttura hardware-software funziona abbastanza bene, ci sono particolari da affinare o piccoli malfunzionamenti, ma questo è fisiologico.

Una notizia meno felice: il sistema non è utilizzato in tutte le sue funzionalità,  per esempio i dati della farmacia e dell’ambulatorio non sono inseriti regolarmente.  La persona che segue la farmacia non riesce a prendere dimestichezza con gli strumenti informatici e,  per quanto riguarda il laboratorio,  l’elevata quantità di dati richiederebbe un operatore con maggiore disponibilità di tempo.  Ci troviamo di fronte ad una situazione ben conosciuta:  i sistemi informatici funzionano ma gli  operatori li utilizzano in modo improprio.  Ho garantito a Mario la piena disponibiltà di ISF per il supporto degli operatori  ma penso che questo non sarà sufficiente.  Ho la sensazione che ci sia una carenza di motivazione nelle persone che dirigono l’spedale, per difficoltà nel  comprendere le potenzialità del sistema e/o mancanza di volontà di utilizzarlo.

Un grosso problema e un bel argomento di riflessione.