Home > News > La sfida educativa ai tempi dei Social Network

Ho partecipato il 4 giugno scorso ad un convegno organizzato dal Gruppo Scout Angri 2 e dall’Associazione onlus Informatici Senza Frontiere.
Il tema dell’incontro era: “Accorciare le distanze in famiglia per affrontare la sfida delle nuove tecnologie“.

Con me erano presenti due amici della Polizia delle Comunicazioni. Abbiamo proiettato alcuni filmati istituzionali preparati dalla Polizia di Stato e dalla loro visione abbiamo fatto scaturire il dibattito.
Alberto Galano e Alfonso Giannattasio hanno illustrato i mezzi e la metodologia che le Forze dell’Ordine adottano per proteggere gli utenti di internet da possibili attività fraudolente.

Insieme abbiamo cercato di condividere agli interlocutori, ragazzi e genitori, innanzitutto la conoscenza delle possibili insidie della rete, ma soprattutto alcuni elementi di sicurezza informatica.

Ovviamente, sapere che attività criminose come la pedopornografia e la violenza su donne e bambini non sono purtroppo scene di film, ma vita quotidiana, suscita in chi è solitamente lontano da questa problematica, almeno una sorta di attenzione. Lo scopo di questi incontri è proprio quello di attivare quel senso di precauzione e di prudenza che specialmente nei giovani navigatori della rete manca quasi del tutto.

Si riscontra, d’altro canto, che spesso i genitori non riescono a stare al passo dei propri figli, dal punto di vista tecnologico, e ciò determina una sempre maggiore distanza tra le generazioni nell’ambito della stessa famiglia.

Come Informatici Senza Frontiere, siamo sempre pronti a cercare di colmare qualsiasi divario digitale. Se da un lato abbiamo tanti progetti che aiutano i bambini ed i ragazzi più disagiati ad entrare in contatto con i nuovi mezzi tecnologici, allo stesso modo curiamo la realtà di quelli che non essendo “nativi digitali” hanno molte difficoltà ad integrarsi nelle nuove attività lavorative e spesso sono costretti a perdere il confronto con le nuove generazioni.

Insieme a Francesco Coppola, abbiamo fatto conoscere la nostra associazione ad un bel numero di persone. Siamo stati invitati a continuare questo tipo di sensibilizzazione. C’è bisogno di approfondire questi temi di sicurezza sulla rete, molte persone navigano senza le precauzioni giuste e soprattutto senza le minime conoscenze di base.