Eccoci qui, siamo quasi alla fine della prima settimana!! Il lavoro non è banale: ci sono molte problematiche. Tecniche, di processo, logistiche e culturali… Per fortuna possiamo concentrarci solo su quelle di processo e tecniche perché grazie alla collaborazione con il CISP , alla loro grande esperienza, le questioni logistiche sono subito risolte ed ogni volta che abbiamo dubbi su muoverci rispetto alle sensibilità culturali, Tania ed il suo staff CISP sono il nostro faro. Per noi è un grande dono ed una grande occasione di crescita collaborare con loro…
Nell’Ospedale c’è un bell’entusiasmo verso il progetto (il direttore ci ha dato il suo ufficio come base operativa). Ken con la sua esperienza ci è di grande aiuto, oltre a lui ci sta dando una grossa mano Jerry un altro giovane informatico che da qualche mese lavora all’ospedale.
Ci sono 3 macro filoni del progetto:
Hardware e Network: dopo alcuni sforzi la rete funziona anche se occorre rifarne una parte. Alcuni PC mancano (alcune funzioni che dovranno usarlo non lo utilizzavano prima) dobbiamo capire come fare.
Dati: stiamo cercando di raccogliere i dati dell’ospedale (lista delle medicine, dei servizi forniti etc. in modo da inserirli nel software). Raccogliere questi dati non è facile ma abbiamo un buona collaborazione.
Formazione: Abbiamo fatto un primo meeting con i key user. Lunedì e martedì faremo altre 2 sessioni.
Ieri siamo andati al Mombasa Polytechnic University College. Una struttura molto bella e con delle persone in gamba. Ci sono 2 corsi di informatica molto ben strutturati La riunione è stata proficua e potrebbe essere il primo passo di una collaborazione. Sarebbe bello se nascesse qui una comunità di sviluppatori che si prenda in carico le attività di eventuali altri ospedali…
Il fatto che il software sia free ed open source abbatte le barriere di accesso costituite dal budget iniziale che l’ospedale dovrebbe avere per prendere un software a pagamento e permette ai progetti di partire. Se poi localmente ci sarà la competenza per manutenere e far evolvere il software e per garantire la continuità del servizio il sistema risulterà sostenibile… e nasceranno opportunità di lavoro per tecnici IT della comunità locale…
Quando si arriva qui… si aprono gli occhi e le necessità si moltiplicano, le opportunità di fare sono in ogni dove. Occorre umiltà, realismo e capacità di programmare. Trovare sempre l’equilibrio fra lo slancio entusiasta e il pragmatismo del sostenibile.
Anche in questo, lavorare con il CISP è bello perché il continuo confronto ti permette di capire.. crescere…
Insomma YES WE KEN!!!
Sogniamo tanti KEN in tanti ospedali… la campagna di autofinanziamento è ancora attiva, aiutateci a sognare!