Alessandro Domanico dal Kenya mette in contatto ISF con la onlus “Bambini nel Deserto” (BnD)
Ciao Massimo! E ciao a tutti!
Metto in copia anche gli altri perché anche questa volta, così com’è stato per ISF, c’è il fascino delle coincidenze!
Il progetto di OpenHospital è arrivato da pochissimo alla versione 1.3.1, successivamente alla missione di Claudio Tancini ad Angal. Io ho ripreso proprio in questi giorni lo sviluppo della prossima versione ed Harriet è preparatissima e molto motivata con il suo computer. Poi, proprio nella data di oggi, ha preso finalmente il largo il famoso container con i 10 computer donati da BancoInformatico e spero, per metà marzo, di cominciare l’installazione della rete OpenHospital qui in loco; allora Harriet mi darà una mano anche per il training del restante staff medico.
Ma la coincidenza che voglio portarvi agli occhi è che mentre BnD scrive a Massimo e Massimo inoltra a me, domenica sono arrivati qui a Matiri Fabio Gollini, mio fratello e la sua ragazza, che hanno consegnato all’ospedale materiale donato proprio da BnD di Modena attraverso Luca Iotti. Tra l’altro Fabio mi riferisce che pare ci sia stato già un contatto tra BnD e Un Ospedale per Tharaka in passato.
Per questo voglio ringraziare in questa mail BnD per la tempestività dell’operazione, cosa che avrei fatto anche più in la sul mio blog e attraverso lo stesso Fabio che, grazie alla sua passione, sta mitragliando il Kenya di bellissimi scatti.
Un’altra coincidenza che a questo punto chiude il cerchio (provvidenziale l’inoltro di Massimo!) è che ISF ha da poco pubblicato un progetto molto simile a quello che propone BnD*: il progetto si chiama W.A.L.K.S. ovvero Web Aided Laboratory for Knowledge Sharing e si propone la condivisione multilingua di informazioni in modo sincrono (chat) e asincrono (apertura di topic, messaggi, richieste di aiuto, ecc…). Il progetto, tutto opensource, non prevede un DB delle patologie perché più orientato alle problematiche IT, però non è esclusa l’integrazione di altri ambiti di condivisione e adesso mi viene in mente che ciò si potrebbe realizzare attraverso l’uso di ontologie (del futuro Web Semantico) per la condivisione e arricchimento automatico della conoscenza.
Penso che per la condivisione di esperienze e di collaborazione siamo sulla buona strada! Delle difficoltà che si hanno in progetti come questo non basterebbero altre svariate mail e quindi ci arriveremo pole pole (piano piano)… ma un punto di forza di OpenHospital pare sia proprio quello di essere stato pensato e sviluppato per i diretti fruitori (prima installazione ad Angal ed attualmente a Matiri), a diretto contatto con chi poi dovrà usare l’applicativo, con le sue esigenze e le sue problematiche specifiche.
Ciao
Alessandro
Parte di qui la collaborazione tra ISF e BnD….
*Proposta di BnD: vorremmo creare un sistema che permetta lo scambio di informazioni tra medici africani e medici italiani per migliorare la diagnosi delle malattie e soprattutto migliorare l’efficacia delle cure, questo anche in un’ottica di sviluppo delle competenze e della cooperazione su entrambi i versanti.
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo pensato alla creazione di uno strumento che possa permettere sia la comunicazione asincrona (forum, blog, ecc.. ) sia quella sincrona (chat, audio video), ovviamente senza (o limitando) l’uso di tecnologie proprietarie.