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ciao a tutti,

sono tornato da qualche settimana dalla seconda missione nel nord ovest del Madagascar, organizzata con il supporto del vescovo di Ambanja, Mons. Saro Vella, in seguito al successo della precedente esperienza a Bemaneviky, della quale è stato presentato il video alla recente Assemblea Nazionale di ISF.

La missione, che ha previsto un corso di alfabetizzazione intensivo di una settimana, ha avuto l’obiettivo di formare suore-docenti (e qualche docente laico) appartenenti a 5 ccongregazioni presenti nella regione, nell’ottica di fornire loro gli strumenti necessari per tenere corsi di informatica di base nelle scuole.

Ho trovato un’aula informatica già operativa, con postazioni configurate in modo accettabile (principalmente Windows XP), collegamento internet (che ha funzionato solo qualche ora, giusto il tempo per inviare due tweet a ISF), ed allacciamento alla rete elettrica (anche se i blackout sono stati frequenti e prolungati).

Il livello medio della classe (composta da un numero di allievi variabile tra i 10 e i 15) sia in termini di conoscenze informatiche pregresse che di preparazione scolastica generale, mi ha consentito di tenere ritmi serrati e di completare il programma prefissato, potendomi soffermare su argomenti che ho percepito più “caldi” (virus, posta elettronica/spam, LibreOffice Writer e Calc, gestione immagini, memorie di massa).
Ho lasciato alla classe diversa documentazione in francese realizzata ad-hoc e ancora una volta esortato caldamente, nell’ambito della cerimonia di consegna dei diplomi di partecipazione, a studiare, provare, sbagliare e riprovare.
Avendo trovato un’aula informatica già configurata con software proprietario, ho voluto evidenziare – e motivare – le concrete alternative offerte dal software open source, fornendone ed installandone vari esempi (in primis LibreOffice).
Ancora una volta mi ha colpito particolarmente lo stupore di fronte a LibreOffice Calc, del quale sono state colte le enormi potenzialità nella gestione/misurazione dei dati connessi alla gestione delle attività sociali in capo alle suore quali scuole, orfanotrofi, centri sanitari.
Ho tenuto il corso in francese e, solo per le questioni più ostiche, in malgascio con traduzione simultanea.

A differenza della missione a Bemaneviky, decisamente più complessa dal punto di vista logistico, quest’ultima si è svolta in un contesto (Nosy Be) sicuramente più strutturato e che può “beneficiare”, seppure tangenzialmente, delle risorse legate al turismo.
Tuttavia Nosy Be è un territorio flagellato dal fenomeno del turismo sessuale, che spesso rappresenta per le ragazze della zona una prospettiva rapida e semplice per aver accesso, anche solo per pochi giorni, a quei beni materiali ostentati dai tanti turisti occidentali che settimanalmente vengono scaricati dai voli charter (consiglio questo bel documentario a riguardo).
In questo senso ho cercato, nell’ambito del corso, di evidenziare il potenziale rappresentato dall’informatica e dalla rete, intesi come mezzi per la liberazione e l’emancipazione personale, mezzi in grado di garantire l’accesso alla conoscenza universale e ad un’informazione corretta e completa, scevra dai messaggi distorti e asimmetrici che spesso si accompagnano al turismo di massa in contesti poveri.

Ovviamente non c’è stata solo l’informatica, ma anche belle relazioni, una splendida accoglienza da parte della congregazione ospitante e divertenti momenti conviviali.

Allego qualche foto, contando a breve di poter pubblicare un mini-video sull’esperienza.

Un caro saluto,

Nico