Oltre 2.000 partecipanti, 26 incontri, 3 giorni, più di 50 relatori
I numeri della settima edizione del festival
Informatici Senza Frontiere a Rovereto (TN)
“Consapevolezza”, “sobrietà” e “necessità di azione” sono le parole chiave per fronteggiare il problema della sostenibilità ambientale e sociale delle tecnologie digitali e contribuire alla realizzazione di un futuro migliore, a misura d’uomo. I rischi e le opportunità delle nuove tecnologie emergenti sono stati affrontati nei 26 incontri della settima edizione di Informatici Senza Frontiere, che ha coinvolto oltre 50 ospiti internazionali, tra ricercatori, scienziati, divulgatori digitali, filosofi e imprenditori, e un folto pubblico di studenti e cittadini di tutte le età.
“Sono stati tre giorni densi di appuntamenti – commenta Dino Maurizio, presidente Informatici Senza Frontiere -. Il ritorno alla possibilità di incontrarsi ha portato ad avere un’attenzione viva e uno scambio costruttivo di idee. Un pubblico numeroso e la presenza di tanti ragazzi ci dà una grande fiducia nel futuro e nella sua sostenibilità”.
Oltre 40 ore di eventi. “Accanto alle conferenze e ai talk abbiamo voluto affrontare i temi del festival – aggiunge Dalia Macii di Impact Hub Trentino, che per Informatici senza Frontiere cura la manifestazione – anche con la musica, il cinema, il teatro e la fotografia, nella convinzione che linguaggi diversi possano offrire sguardi diversi su una tematica importante come quella della sostenibilità delle nuove tecnologie”.
In tre giorni, dal 20 al 22 ottobre, sono state più di 2.000 le persone che si sono iscritte agli eventi. Hanno partecipato 22 classi delle scuole secondarie di secondo grado, tra Istituti Tecnici, specializzati in corsi di informatica di ITT, scuole professionali e licei: 60 ragazzi e ragazze provenienti da Reggio Emilia, una classe da Treviso e le altre da Rovereto, Trento e dal resto della provincia. Trentuno i volontari, di cui 13 studenti del Liceo delle Scienze Umane F. Filzi di Rovereto, all’interno del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro. Tre le parole chiave emerse: “consapevolezza” dell’impatto sociale e ambientale dell’innovazione; “sobrietà” nell’utilizzo delle tecnologie (evitando l’invio di e-mail inutili, eliminando le app non più utilizzate sullo smartphone, togliendo il video nelle call, ecc..) e “necessità di azione” per far sì che “domani è un altro giorno”, riprendendo il tema del Festival, diverso e migliore.
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Il festival è organizzato da Informatici Senza Frontiere in partnership con il Comune di Rovereto, il sostegno di Provincia di Trento, Comunità della Vallagarina e Fondazione Caritro, il supporto di Capgemini, Generali Italia, AUSED, Orienta, Sicit, UniCredit, Gruppo Dolomiti Energia, in collaborazione anche con IPRASE, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Museo Civico di Rovereto, Festival della Meteorologia di Rovereto e Azienda per il Turismo Rovereto Vallagarina e Monte Baldo e con la partnership di Rai Radio 3. La manifestazione gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Trento, è Eco-evento Pro e aderisce a Repubblica Digitale ed è curata nell’organizzazione da Impact Hub Trentino.