Home > Racconti di volontariato > Volontariato in Cambogia, la testimonianza di Pamela e Tiziano

Sono gli ultimi giorni di Settembre e siamo a Battambang.

Hun Sen ha di nuovo vinto le elezioni, è stata finalmente liberata Tep Vanny e l’aria è ancora umida di un monsone ancora una volta straordinario qui nel sud est asiatico.

Questa volta siamo venuti a prendere appunti e a studiare.

Per due anni consecutivi siamo riusciti a portare dei computer con noi, mentre questa volta, poco prima di partire, li abbiamo spediti dall’Italia, ma ancora non sono arrivati.

La mattina dopo il nostro arrivo avevamo appuntamento all’ufficio di COCONUT.

Siamo stati ricevuti da Therout, il nostro principale contatto a Battambang, ma purtroppo ci ha subito specificato che da li a pochi giorni avrebbe lasciato COCONUT e per qualsiasi cosa ci saremmo dovuti riferire a Raquel, una ragazza di Andorra, sarà lei per noi il contatto per i prossimi sei mesi.

Therout, per chi si ricorda, è la ragazza che ci ha aspettato sdraiata dalla fatica e dai dolori pre-parto per salutarci prima di farsi accompagnare alla clinica.

Durante la nostra permanenza a Battabang, la scuola era chiusa e il lavoro principale di COCONUT consisteva nel reclutamento degli studenti più meritevoli e allo stesso tempo più disagiati ai quali fornire divisa e libri per il successivo anno scolastico.

Questa necessità di una divisa ci sembrava un po’ strana.

Perché è così necessaria una divisa? Ci frullava nella testa che probabilmente sarebbe stato meglio investire quei soldi in altro.

“Vedete…” ci diceva  Sok, il nostro accompagnatore “… per i bambini avere una divisa e poter essere identificati come studenti, è motivo di orgoglio, è un segno di appartenenza che diventa anche strumento di attrazione per altri bambini che hanno così più voglia di andare a scuola.

Inoltre può capitare che hanno vestiti un po’ logori e questo li fa sentire a disagio, così si sentono uguali agli altri.”

Eravamo finalmente convinti di quanto fosse importante la divisa.

Quindi ogni mattina, insieme a Sok e ad altri componenti dello staff di COCONUT, si partiva con il motorino e seguendo un elenco di famiglie precedentemente compilato ci si inoltrava nelle campagne.

Anche noi abbiamo partecipato come spettatori a questo reclutamento e nell’attesa che le famiglie e i bambini avessero finito di compilare tutti i moduli, Sok ci ha raccontato come funzionano le cose.

Sostanzialmente durante l’anno i bambini più meritevoli hanno la possibilità di partecipare a questa selezione.

Per loro è molto dura visto che dalla parte delle famiglie nella maggior parte dei casi non hanno nessun tipo di incoraggiamento.

Per le famiglie è molto meglio avere un bambino che si dedichi ad attività domestiche o a piccoli lavori nei campi piuttosto che un bambino che sia completamente impegnato nello studio e che non porti nulla a casa.

Sok ci diceva che soprattutto nelle campagne questa mentalità è molto diffusa, ma qualche miglioramento si cominciava ad intravedere.

In ogni caso, noi siamo stati accolti sempre molto allegramente e i genitori o i nonni che ci hanno accolto sembravano comunque molto fieri dei loro piccoli secchioni.

Noi invece puntiamo ai futuri Hacker Cambogiani.

In questi due anni, oltre il primo corso che abbiamo fatto noi, si sono dati da fare.

COCONUT è impegnata, tra le altre cose, in corsi d’inglese e d’informatica rivolti a maestri, professori e bambini appartenenti a due scuole.

Per quanto riguarda i corsi d’informatica, di solito le classi sono frequentate da circa 25 partecipanti che stanno a gruppi anche di cinque o sei su un PC. Finita la lezione in una scuola, si recuperano i PC e si portano all’altra scuola per l’altra classe di alunni/maestri/professori.

Il primo obiettivo è arrivare a 25 computer, al momento sono 9 più tre che speriamo arrivino.

Negli ultimi mesi siamo stati in contattato con un’associazione, AFSAI, che si occupa di scambi culturali, questa è una delle ragioni principali per cui siamo venuti a prendere appunti.

Dialogando con AFSAI ci siamo resi conto che avremmo dovuto fornire tutta una serie d’ informazioni relative alla logistica per semplificare la vita ad un eventuale volontario (Costo del vitto, costo dell’alloggio, etc. etc.), e soprattutto capire quanto sia necessario per COCONUT una tale attività.

A COCONUT sono entusiasti e il volontario ideale è un volontario che soggiorni almeno un mese.

In pratica, al momento, la nostra idea è quella di riuscire a creare un flusso che coinvolga COCONUT, ISF e AFSAI.

Ci sembra possibile che si crei questo tipo di flusso: si recuperano PC portatili da amici, conoscenti o aziende che li dismettono, attraverso AFSAI si pubblicizza la possibilità di volontariato in Cambogia, con ISF si coordinano gli insegnamenti e i corsi per i candidati di AFSAI e attraverso COCONUT si coordinano le attività in Cambogia.

Per chiudere, Pier un nostro amico, sta seguendo le attività di VIVA LA VIDA FAMILY vicino Kampong Cham, sempre in Cambogia, un’ attività appena nata da un’iniziativa di Nicola Regina che ha iniziato a costruire questa Onlus grazie ai proventi della vendita di un suo libro intitolato “Controvento”.

Anche i ragazzi di VIVA LA VIDA FAMILY vorrebbero allestire un’aula informatica e Pier, il nostro amico, vorrebbe portare qualche PC, abita a Rimini, se volete dettagli contattateci pure…

Pier parte a Dicembre …

Sintesi di quello che è successo fin qui:

 Nel 2016 conosciamo la fondazione Agua De Coco, una fondazione spagnola che opera in vari paesi e che a Battambang lavora per migliorare la qualità della vita di persone svantaggiate, soprattutto donne e bambini attraverso progetti di educazione.

Attraverso una responsabile spagnola, Eva, diamo la nostra disponibilità per dare supporto al loro sito.

Colpiti dalle attività della fondazione, tornati in Italia ci chiediamo se possiamo dare un maggior contributo ai suoi progetti sempre nell’ambito informatico, e pensiamo alla possibilità di portare dei computer alla fondazione e fare un piccolo corso di informatica di base nelle scuole primarie in cui Agua De Coco sviluppa i suoi progetti.

Ne parliamo con la responsabile della fondazione che si dimostra subito interessata ed entusiasta e a quel punto lo siamo anche noi e portiamo la nostra idea alla riunione di ISF.

I soci del gruppo ISF di Roma si dimostrano subito di grande supporto e con entusiasmo ci aiutano a mettere in piedi il nostro progetto, prima per quello che riguarda la formulazione del corso di informatica, poi per il reperimento dei computer ed infine per gli aspetti tecnico-logistici.

Grazie all’aiuto di ISF Roma partiamo con 4 PC con installato Ubuntu in 3 lingue (inglese, francese e khmer), i relativi dischi auto-installanti, un piccolo router ed una chiavetta USB per internet.

Arrivati in Cambogia, iniziamo le nostre lezioni ma ci spiegano che per loro è più importante imparare ad usare Windows e Office e così, grazie al supporto di un ragazzo che lavora per la ONG cambogiana, riadattiamo il nostro programma così come richiestoci.

Siamo riusciti a tornare l’anno successivo, 2017 portando altri 4 PC forniti dai volontari ISF per incrementarne il numero.

Un’altra volontaria di ISF, Daniela, durante un soggiorno a Battambang porta un altro PC all’associazione ed il numero totale di PC disponibili arriva a 9.

Nel periodo trascorso abbiamo cercato di capire come creare un flusso di cui sopra.

 Note:

Hun Sen: Attuale primo ministro della Cambogia, prima la militanza con i Khmer Rossi e poi l’ascesa politica ed è primo ministro dal 1998 .

Tep Vanny: Leader del movimento per il diritto alla casa della Cambogia, viene condannata il 23 febbraio 2017 per “violenza intenzionale aggravata” per una protesta del 2013 sotto la casa di Hun Sen in cui si chiedeva il rilascio di un’attivista della comunità del lago Boeung Kak, sotto sgombero per un progetto di “riqualificazione urbanistica”.

 AFSAI: L’Afsai – Associazione per la Formazione, gli Scambi e le Attività Interculturali nasce il 17 ottobre 1958. http://www.afsai.it/

 COCONUT: ONG che opera dal 1994 per migliorare i rapporti di cooperazione internazionale,sensibilizzare e educare allo sviluppo.  http://coconutwaterfoundation.org/

Pamela  Spagnuolo e Tiziano Scrimieri

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