Home > News > Al via a Treviso Una Casa per Amico

Il progetto unisce domotica e competenze digitali contro l’isolamento di anziani e adulti con disabilità. 10 le abitazioni allestite gratuitamente grazie al finanziamento della Regione del Veneto

Ha preso il via a Treviso “Una casa per amico”, progetto che la Regione del Veneto finanzierà con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, contributi per il sostegno a O.d.V. e A.P.S. e che vede Informatici senza Frontiere come capofila e promotori del progetto in partenariato con Auser Provinciale di Treviso ed in collaborazione con Comune di Treviso, Associazione Movimenti APS, Auser Cooperativa Sociale Solidarietà onlus, Auser Insieme per Crescere Odv Onlus e Auser Polaris APS.

Il progetto prende le mosse dall’iniziativa di alcuni volontari ISF che, con il supporto di Nice e del Gruppo Polis di Padova, hanno sviluppato tra 2019 e 2020 un sistema IoT – Internet of Things – a supporto della quotidianità delle persone fragili che vivono sole, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di vita in casa riducendo i rischi di incidenti domestici, facilitando le comunicazioni con amici e parenti e semplificando la quotidianità sia per gli assistiti che per i famigliari/caregiver.

Un problema al quale Una Casa per Amico cercherà di dare soluzione, partendo da una ricognizione del bisogno reale e predisponendo una risposta strutturata in sinergia con le reti territoriali già attive e con l’uso della domotica abitativa intelligente, non invasiva e di facile utilizzo, già selezionata da ISF.

Grazie alla collaborazione con Auser saranno così allestiti 10 abitazioni pilota in contesti diversi per livello di fragilità e necessità di monitoraggio, sia di persone anziane che di adulti con disabilità; successivamente, grazie ad una formazione mirata, operatori sanitari, caregivers e familiari impareranno ad utilizzare le informazioni che possono evidenziare punti di attenzione, come un elevato numero di alzate notturne o variazioni di temperatura ambientale inconsuete.

Anche gli stessi utenti avranno una puntuale formazione affinché convivano al meglio con la domotica impiegata per vivere con maggiore sicurezza e per sfruttare al massimo le possibilità di comunicazione con amici e parenti che la tecnologia mette loro a disposizione.
Tutte le informazioni raccolte in una banca dati, in modo anonimo, grazie al sistema IOT potranno successivamente essere analizzate per trarne dati importanti per una futura diffusione di queste tecnologie.