Home > News > EcoTips ISF e Terna assieme per un mondo più sostenibile

In occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, Terna Driving Energy lancia i nuovi EcoTips (consigli eco-logici) realizzati in collaborazione con Informatici Senza Frontiere.

Il 7 febbraio ricorre la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un’iniziativa istituita dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per porre l’attenzione sull’importanza dell’educazione nel prevenire e contrastare questi fenomeni.

In occasione di questa ricorrenza, Terna insieme all’Associazione di Promozione Sociale Informatici Senza Frontiere (ISF), lanciamo oggi il primo appuntamento della rubrica EcoTips: azioni per un mondo più sostenibile dedicato al nostro modo di relazionarci con gli altri offline e online. Grazie alla testimonianza di Dino Maurizio, Presidente di ISF, impariamo a riconoscere i fenomeni di bullismo e cyberbullismo e scopriamo quali sono le migliori modalità da adottare per difendere noi stessi e le persone che abbiamo accanto da queste forme di prevaricazione.

Guarda la video intervista:

Quando parliamo di bullismo, innanzitutto, facciamo riferimento a una forma di prevaricazione ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona o da un gruppo di persone più ‘forti’ nei confronti di una persona o di un gruppo di persone più deboli, dette vittime. Questa violenza può manifestarsi in maniera diretta, tramite atti fisici oppure offese verbali, o in maniera indiretta, tramite gesti di esclusione della vittima dalla vita sociale del gruppo o la diffusione di calunnie o immagini lesive della sua dignità.

Il cyberbullismo non è altro che una forma più grave di bullismo, che si manifesta attraverso modalità differenti ma con i medesimi obiettivi. A differenza del bullismo, il cyberbullismo consente spesso l’anonimato dell’aggressore e ha un impatto molto più elevato, data la diffusione senza limiti di spazio e di tempo. Tra i rischi di utilizzo non consapevole della tecnologia, in particolare, troviamo quelli psicologici e fisici (dipendenza, difficoltà relazionali, ansia, hate speech), quelli legali (violazione dei diritti d’autore e della privacy, navigazione imprudente), quelli tecnologici (virus informatici, furti d’identità e di dati, phishing), i rischi reputazionali (pubblicazione di informazioni o immagini compromettenti, fake news) e infine quelli economici (furto di dati bancari, frodi informatiche, trading di criptovalute).

Un altro fenomeno strettamente collegato al cyberbullismo è quello dell’Odio in rete (Hate speech), che si manifesta con l’incitamento alla denigrazione, l’attacco o la mortificazione di un singolo o di un gruppo di persone come pure la molestia, l’insulto, la stigmatizzazione, l’utilizzo di stereotipi negativi o la minaccia sulla base di alcune caratteristiche come razza, colore della pelle, religione, età, disabilità, genere oppure orientamento sessuale. Quattro sono le dimensioni che descrivono questo fenomeno: la prima riguarda l’utilizzo di linguaggio volgare, indicatore di una interazione che avviene al di fuori o ai confini dei requisiti base di una conversazione civile. La seconda dimensione si riferisce all’aggressività verbale. In questo caso parolacce e insulti sono direzionati, vale a dire utilizzati con il fine di offendere un altro soggetto verbalmente. La terza dimensione implica l’aggressività fisica. La quarta dimensione, infine, coglie in senso stretto l’essenza dell’Hate speech poiché identifica quelle espressioni di discriminazione che sono volte ad offendere un altro soggetto sulla base delle sue caratteristiche o semplicemente per la sua diversità rispetto a modelli dominanti, considerati normali.

Tutti noi possiamo contribuire a contrastare questi fenomeni mettendo in atto una serie di azioni virtuose:

  • Aiutiamo la vittima a sottrarsi alla situazione di violenza, fornendo supporto materiale o psicologico. Se ci accorgiamo che una persona è bersaglio di comportamenti cattivi, tendiamo sempre una mano e incoraggiamo i nostri familiari, amici e conoscenti a fare altrettanto;
  • Chiediamo noi stessi aiuto a una persona a noi vicina se ci rendiamo conto di essere vittime di situazioni di bullismo e cyberbullismo;
  • Disapproviamo apertamente le prevaricazioni con coraggio, ispirando gli altri a fare lo stesso. Diventiamo noi stessi i primi promotori di un modo di relazionarsi positivo e pacifico;
  • Quando navighiamo sul web evitiamo di condividere le nostre informazioni personali o quelle di altre persone. Allo stesso modo, non diamo confidenza e non accettiamo incontri o richieste da chi non conosciamo;
  • Prestiamo particolare attenzione ai più giovani, vittime per eccellenza di questo tipo di violenze e diamo loro tutto il supporto e gli strumenti necessari per denunciare e contrastare queste forme di violenza.

La conoscenza è il primo passo per prevenire e difendersi da Bullismo e Cyberbullismo. Proprio per questo, insieme a Informatici Senza Frontiere abbiamo realizzato un glossario su Bullismo e Odio in rete grazie al quale potremo comprendere meglio il significato dei termini cyberstalking, flaming e tanti altri ancora e allo stesso tempo tutelare noi stessi e le persone che ci circondano da queste forme di prevaricazione.

Scarica il Glossario sul Bullismo e Odio in rete  in allegato