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I numeri del progetto che coinvolge i ragazzi con sindrome di Asperger per ricondizionare vecchi dispositivi informatici e tecnologici dismessi e donarli alle famiglie in difficoltà

Con il progetto “Salva il mondo, salva la terra!” vecchi dispositivi informatici e tecnologici dismessi, prima di diventare dei potenziali rifiuti, sono passati per le mani di ragazzi delle scuole superiori della provincia di Treviso con disturbi dello spettro autistico o sindrome di Asperger che hanno ricondizionato così hardware a basso costo, preziosi per associazioni e famiglie in difficoltà. I ragazzi hanno acquisito competenze digitali e specifiche sul corretto smaltimento del RAEE, riuso creativo della plastica e stampa 3D, ricondizionamento di materiale tecnologico, uso intelligente dei social per fare cittadinanza attiva e allo stesso tempo hanno contribuito a ridurre la produzione di spazzatura elettronica, che secondo il report “Circular economy action plan-For a cleaner and more competitive Europe” del Parlamento Europeo, cresce di un +2% ogni anno.

I numeri del progetto parlano di 17 ragazzi coinvolti, con il 70% dei partecipanti che ha raggiunto autonomia digitale e il 50% circa (pari a 8) che ha trovato lavoro o tirocinio al termine del percorso. Il numero di computer e tablet recuperati e ricondizionati è stato pari a 80, tutti donati a chi ne aveva bisogno. In particolare, 10 associazioni hanno ricevuto 55 computer per progetti in Italia e America Latina, 5 persone in difficoltà hanno ricevuto un pc a testa e i restanti sono stati donati a un’associazione di Padova e inviati in Madagascar, per l’allestimento di un’aula informativa in un ospedale rurale. Significativi anche i dati sulla riduzione del costo del riciclo e dell’eliminazione di materiali informatici: almeno 2 milioni di tonnellate di materiali grezzi e risorse naturali, 249mila kg di combustibili fossili, 1 milione e 560mila litri di acqua sono stati risparmiati.

“Salva il mondo, salva la terra!” ha vinto il bando Unicredit Road to Social Change 2021 per il Nord-Est e il premio speciale di Fondazione Accenture come miglior progetto d’Italia. Sul progetto è stata anche effettuata una valutazione di impatto sociale con la metodologia Social Return of Investment/SROI che ha soddisfatto tutti i criteri di Innovazione, Sostenibilità e Replicabilità dell’Unesco per essere considerato una Buona Pratica nell’intervento socio-educativo.
Il progetto formativo è coordinato da Informatici Senza Frontiere che ha gestito la parte relativa al recupero e riuso dell’hardware; il gruppo Asperger Veneto e Sportello Autismo Treviso ha curato la selezione dei ragazzi e, assieme a HOLOS IS (con competenze nella gestione della disabilità intellettiva) li ha seguiti lungo tutto il percorso formativo. Holos, infine, ha facilitato l’inserimento lavorativo. Volontarinsieme OdV e CGIL hanno offerto una rete di supporto per l’individuazione di famiglie bisognose a cui destinare il materiale informatico recuperato.

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